Separazione e controversia territoriale: una storia "infinita"
La conquista dell'autonomia amministrativa e i primi contrasti con Cutrofiano per la divisione del territorio
Il cammino di Collepasso verso la propria autonomia amministrativa era ormai divenuto idealmente inarrestabile ma, di fatto, era condizionato dalle tappe e dei tempi previsti dal normale iter burocratico e soprattutto rischiava di arenarsi di fronte al problema della consistenza numerica della popolazione nettamente inferiore ai 4000 abitanti previsti dalla legge per costituire un Comune autonomo. Solo uno specifico provvedimento legislativo che, derogando a tale limite, riconoscesse comunque alla Frazione il possesso di tutti gli altri requisiti e soprattutto evidenziasse le favorevoli ripercussioni dell'autonomia sullo sviluppo sociale ed economico della popolazione avrebbe potuto determinare in tempi brevi la trasformazione di Collepasso da Frazione in Comune.
In tale prospettiva, il deputato galatinese on. Antonio Vallone, interpretando le aspirazioni dei cittadini di Collepasso, si fece promotore di un'apposita proposta di legge il qui testo, dopo essere stato favorevolmente discusso alla Camera il 22 febbraio 1907, fu definitivamente approvato dal Senato il 6 giugno 1907. Venne così varata la legge numero 319 la quale il centro abitato di Collepasso, da frazione di Cutrofiano, veniva elevato alla dignità di Comune autonomo.
Si aprì, allora, tra l'antico centro capoluogo, Cutrofiano, e l'ex frazione, Collepasso, una complessa ed interminabile controversia per definire la separazione territoriale la divisione degli interessi attivi e passivi e tra le due comunità, che vide impegnati per diversi anni la Giunta municipale di Cutrofiano e il Commissariato di Collepasso, un organismo collegiale composto da tre cittadini, col compito specifico di rappresentare la collettività collepassese nella trattativa con Cutrofiano. Ne ne fecero parte il sacerdote don Angelo Marra, con funzioni di presidente, e i signori Cosimo Malorgio e Cosimo Marzano, eletti il 4 agosto 1907 dagli elettori collepassesi appositamente convocati dal Prefetto con proprio decreto del 18 luglio 1907, a norma dell'art. 127, comma 4, della Legge Comunale e Provinciale.
Il 10 dicembre 1911 fu emanato il decreto del re Vittorio Emanuele III che riconosceva l'autonomia del Comune di Collepasso e ne delimitava il territorio.
Le polemiche e le vicende politico-amministrative e giudiziarie legate alla spartizione del territorio tra Collepasso e Cutrofiano, però, non terminarono e continuarono, con alterne vicende, sino alla metà degli anni trenta.
Tratto dal libro "Storia di Collepasso dalle origini all'autonomia" di O. Antonaci, S. Marra, Amaltea Edizioni, 1999