La Torre dell'Orologio
La vecchia torre dell'orologio fu costruita, su progetto del perito Carmelo Toma di Maglie, nella zona nord della tua le piazza Dante, tra i fabbricati Rotelle e Viva, in posizione frontale rispetto alla chiesa parrocchiale crollata, che si innalzava al centro della piazza stessa. Le due costruzioni, pertanto, posizionate una dirimpetto all'altra, delimitavano a sud e a nord la piazza del paese, che aveva dimensioni più ridotte dell'attuale ed era sensibilmente spostata verso nord.
Da una nota del Prefetto, inviata all'Intendenza di Finanza di Lecce in data 3 aprile 1872, emerge che i lavori, nel corso delle operazioni preliminari, furono aggiudicati al signor Giovanni Liguori di Cutrofiano per l'importo di lire 540, 74, ma vennero poi assegnati in via definitiva alla ditta Gramignazzo Salvatore di Collepasso, per l'importo netto di lire 443. Nell'agosto dello stesso anno la Torre dell'Orologio era stata già completata, ma la sua fu un'esistenza di breve durata perchè, dopo appena quaranta anni, venne demolita. [...]
Naturalmente, il paese non poteva rimanere sprovvisto dell'orologio pubblico, per cui, il 16 maggio dell'anno successivo, il Consiglio Comunale approvò il progetto della nuova torre dell'orologio, redatto dal ingegner Giuseppe Greco di Galatina. La costruzione della nuova torretta non era prevista sul sito della vecchia torre, ma nel posto in cui attualmente si trova, per cui si rese necessario l'acquisto del fabbricato di proprietà della signora Chiara Fersini.
Dopo due gare di appalto andate deserte, i lavori per la costruzione della nuova torre furono affidati, a trattativa privata, a Giovanni Surrone fu Paolo, muratore di Collepasso, per l'importo di lire 1.893 e 9 centesimi, con una riduzione di lire 100 sulla somma prevista in progetto, mente la direzione tecnica dei lavori venne affidata al geometra e agronomo Giuseppe Rotella.
In detta somma, come indicato nella relazione del progetto, non era incluso l'importo per "macchinario, armaggio e campane che sarà oggetto di altro speciale preventivo" che furono acquistate dalla Ditta Fontana Cesare di Milano per un costo complessivo di lire 2.513, pagabili in quattro rate annuali.
L'opera fu completata e inaugurata alla fine del febbraio del 1915.
Tratto dal libro "Storia di Collepasso dalle origini all'autonomia" di O. Antonaci, S. Marra, Amaltea Edizioni, 1999
